Come conservare frutta e verdura in frigo per farla durare più a lungo

Nella maggior parte dei casi lo scomparto inferiore del frigorifero è il posto ideale, prestando qualche cura in più alla frutta più delicata: fichi, fragole, uva e ciliegie possono essere sistemate anche nei ripiani centrali (tra i 5 °C e i 7 °C), all’interno di vaschette, ciotole o contenitori rigidi che le proteggono. Alcune varietà di frutti, detti climaterici, continuano a maturare dopo la raccolta: se non sono ancora pronte da mangiare, è meglio lasciarle a temperatura ambiente finché non raggiungono il livello desiderato, per poi eventualmente refrigerare.

Confezione

La frutta tende a essere più sensibile all’umidità rispetto alla verdura. Per conservarla bene è preferibile utilizzare contenitori forati o semplici vassoi foderati con un foglio di carta assorbente, per trattenere l’umidità in eccesso (ottima soluzione per i frutti di bosco). Anche qui è consigliabile non lavare se non al momento dell’utilizzo.

Qualche consiglio in più
Una volta riposte frutta e verdura in frigorifero non “abbandonarle”: i tempi di mantenimento variano da prodotto a prodotto: le carote possono stazionare fino a due settimane, mentre la rucola sopravvive solo qualche giorno. Così come le mele e le pere sono resistenti invece le ciliegie delicatissime. Cosa fare per evitare sprechi?

Prima di mettere in frigo frutta e verdura, assicurati che siano intatte e fresche: solitamente la buccia è integra, priva di buchi e non devono esserci parti più molli e scure, altrimenti consuma subito.
Controlla regolarmente lo stato di conservazione: se una zucchina inizia a marcire contaminerà tutto il resto, così come una fragola ammuffita può compromettere l’intera vaschetta.
Elimina le foglie da carote e ravanelli se presenti, in quanto sono la parte più deteriorabile dell’ortaggio.
Se hai comprato diverse tipologie di verdure e di frutta utilizza prima quelle più deperibili e poi le altre.
Se hai già tagliato le verdure, i tempi e le modalità di conservazione cambiano, in quanto l’interno è esposto all’aria: non lasciarle in frigorifero più di 2-4 giorni, e scegli contenitori ermetici in vetro o sacchetti di plastica con la zip, utili per ricavare porzioni piccole e come salva spazio. La frutta a tocchetti è tendenzialmente più fragile, si ossida nel giro di 24 ore.
Tieni separate le verdure cotte da quelle crude: le prime vanno riposte in contenitori ermetici e consumate entro 2-3 giorni.
Quando sistemi la spesa, dividi frutta e verdura che producono molto etilene, come mele, banane, pomodori, peperoni da vegetali sensibili tipo cetrioli, funghi, asparagi, cavoli, sedano e carote, in quanto stimolano il processo di maturazione, portando a una minore durata.
Frutta e verdura che possono stare fuori dal frigo
Alcuni prodotti subiscono danni sia a livello di consistenza sia di sapore se conservati a basse temperature. Tra le verdure ci sono le patate, l’aglio, la cipolla, la zucca intera e anche i pomodori: questi ultimi, se sono molto maturi e non possono essere mangiati subito, allora vanno refrigerati. Quanto alla frutta, quando integra e se non fa troppo caldo (per esempio in estate), puoi lasciare fuori le banane, gli agrumi (dal limone all’arancia), il mango, l’ananas, l’avocado, l’anguria, rispettando le diverse modalità di conservazione, dal luogo fresco e asciutto al balcone, passando per la cantina.

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