Da cosa dipende il colore della fiamma del fornello? La fake news dell’ossigeno nel gas

Da cosa dipende il colore della fiamma del gas? Perché in alcuni casi tende al blu e in altri al giallo o all’arancione? Da qualche tempo circola in rete la – falsa – notizia secondo cui il colore della fiamma sarebbe in grado di rivelare la quantità di ossigeno presente nel gas combustibile: secondo questa teoria, il gas a fiamma blu conterrebbe pochissimo ossigeno, rivelandosi più caldo ed efficiente da un punto di vista energetico; il gas a fiamma gialla, rossa o arancione sarebbe invece “allungato” e miscelato con più ossigeno, necessitando quindi di più tempo (e quindi più gas) per cuocere, con una ricaduta sulla nostra bolletta.

Se non fosse chiaro, andiamo dritti al punto: questa teoria non ha nessun fondamento.

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Resta però il fatto che il colore non è sempre uguale e a questo punto non resta che scoprire la vera motivazione. Il protagonisti sono ancora una volta il gas e l’ossigeno ma nella storia vera in gioco anche la manutenzione del piano cottura. Se è vero che il gas metano si mescola all’ossigeno, è importante sapere che questo incontro avviene direttamente nel tubicino che collega l’ugello al bruciatore: la fiamma blu indica una perfetta miscela tra i due elementi, mentre la fiamma gialla, rossa o arancione ci segnala che la combustione è stata “rallentata” da impurità, residui di cibo o detersivi presenti sul piano cottura e all’interno degli ugelli. La fiamma rossa non indica quindi una truffa ai danni del consumatore ma ci segnala che la nostra cucina andrebbe pulita e utilizzata con maggiore attenzione: ti basterà seguire i nostri consigli e il tuo piano cottura tornerà come nuovo.

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