Step 5
Dopo la fase di riposo, preleva la la schiuma che si sarà formata in superficie con l’aiuto di una schiumarola 5. Rimuovere la schiuma è importante, perché farebbe scurire troppo la farinata in cottura.
Step 6
Ungi ora una teglia da 28-30 cm di diametro con abbondante olio di semi 6. L’ideale sarebbe utilizzare una teglia in rame, ma in alternativa sono adatte anche teglie in alluminio o antiaderenti.
Step 7
Versa la pastella nella teglia con l’aiuto di un mestolo 7.
Step 8
Cuoci in forno già caldo a 250 °C per circa 15-20 minuti, o fino a doratura 8. Una volta pronta, lascia raffreddare qualche minuto.
Step 9
La tua farinata di ceci è pronta per essere servita 9.
Consigli
Con le dosi della nostra ricetta otterrai una farinata adatta a 6/8 persone. Se vuoi prepararne in maggiore quantità, ti basta tenere a mente che la proporzione per la pastella è 1:3, per cui per ogni parte di farina di ceci ne servono tre di acqua. Per l’olio, invece, dovrai calcolare 1/10 della quantità di farina.
La farinata può essere insaporita con le erbe aromatiche che preferisci: sono ottime, ad esempio, rosmarino, origano, maggiorana o erba cipollina. Aggiungile per ultime, subito prima di versare la pastella in teglia.
La farinata di ceci può essere conservata in frigorifero per 2-3 giorni in un contenitore ermetico. Scaldala qualche minuto prima di gustarla: sarà come appena fatta. Può anche essere congelata, già tagliata, in appositi sacchetti per alimenti.
Curiosità
La farinata ha origini molto antiche: secondo la leggenda nasce nel periodo delle Repubbliche Marinare, per la precisione nel 1284, subito dopo la battaglia di Meloria tra Genova e Pisa. Si narra che, sulla via del ritorno, le navi genovesi si trovarono al centro di una tempesta, e alcuni barili di olio e farina di ceci, rovesciandosi, si mescolarono all’acqua di mare. Per quanto la purea ottenuta risultasse immangiabile, la scarsità di provviste costrinse i marinai a escogitare un modo per renderla commestibile: decisero così di metterla ad asciugare al sole, ottenendo una sorta di frittella che sarebbe diventata l’antenata della farinata di ceci che oggi conosciamo.