“Nonna del Sud cercasi”: a Milano ristorante di cucina meridionale assume ‘Store Granny’
Luigi Luini | Foto della Regione Lombardia
La ricetta originale dei panzerotti pugliesi è della nonna Giuseppina e Luigi propone ancora oggi quell’antica ricetta scolpita nei ricordi della sua infanzia. Luini ha però capito subito che non poteva limitarsi alla tradizione, l’avrebbe solo soffocata e così, nel corso dei decenni, ha costantemente aggiornato il menu. Oggi in carta ci sono una quindicina di varianti diverse, tutte squisite, tutte che vanno a ruba, per un angolo di Milano indelebile ai piedi della Madonnina.
Sono migliaia i panzerotti che sforna la Rosticceria Luini ancora oggi. Particolarmente in voga tra i turisti e gli universitari vista la comodità e il basso costo, proprio di quest’ultima categoria Luigi ha un ricordo molto significativo: “Durante le contestazioni degli anni ’60 venivano tutti i ragazzi a comprare i panzerotti, prima di andare alle manifestazioni. Tante cose sono cambiate da quel tempo, oggi il prodotto è mangiato davanti alle eleganti vetrine dello shopping”.
Un solo rimpianto nella carriera di Luigi Luini: “Abbiamo provato a esportare il brand all’estero, aprendo a Londra una ventina d’anni fa, ma senza la famiglia all’interno della bottega non siamo riusciti a mantenere gli standard di qualità”. Questa ossessione per l’eccellenza ha permesso al maestro dei panzerotti di portare avanti l’attività con successo, sia commerciale sia professionale. Nel 1988 gli è stata riconosciuta la più alta onorificenza civile del Comune di Milano, l’Ambrogino d’Oro, e nel 2006 la rosticceria ha avuto il riconoscimento come bottega storica. Oggi la tradizione è portata avanti dalle figlie Emanuela e Cristina, verso la quarta generazione di Luini, sempre nel segno della ricetta di nonna Giuseppina e nelle innovazioni di papà Luigi.