Le mille cipolle italiane: le varietà principali e come usarle al meglio in cucina

Per scoprire la cipolla di Chioggia ci spostiamo in Veneto, dove si racconta che anticamente questa venisse utilizzata anche per conservare e proteggere il pescato del luogo: non a caso in queste zone è famosa marinatura in saor, un tecnica di cottura del pesce a base di olio, aceto e naturalmente cipolla. La cipolla bianca di Chioggia è perfetta da consumare cruda in insalata, grazie al suo sapore delicato che si sposa bene con verdure a foglia verde, pomodori, cetrioli e altri ortaggi, ma si usa anche per preparare soffritti per i primi piatti, per le minestre, i risotti e i secondi piatti.

11. Cipolla rossa di Aquaviva

Coltivata in Puglia, la cipolla rossa di Acquaviva si raccoglie in estate e si caratterizza per un intenso color porpora con striature violacee. Ha una forma leggermente appiattita e un sapore tendente leggermente dolciastro. Si tratta di una varietà ideale per preparare conserve sott’aceto, conserve in agrodolce o chutney, da usare insieme a formaggi, salumi o piatti di carne. È anche ottima cotta al forno, intera o tagliata a spicchi.

12. Cipolla ramata di Milano

La cipolla ramata di Milano si riconosce per la forma leggermente allungata e un intenso colore ramato, come suggerisce anche il nome. Ha un sapore delicato e un odore un po’ pungente: è perfetta per essere consumata in insalata oppure cotta al forno e abbinata a piatti di pesce. Bonus per questa tipologia: la è ricca di vitamina B.

13. Cipolla Borettana

La cipolla Borettana nasce a Boretto, in piena Pianura Padana, anche se oggi la maggior parte della produzione avviene nelle zone limitrofe a Parma. Le sue piccole dimensioni la rendono ottima per essere gustata in agrodolce, ma anche sott’aceto, ed essere servita come antipasto insieme a formaggi e salumi. Si tratta di una varietà che si presta bene anche a essere gustata cruda, in insalata, affettata sottilmente o tagliata a spicchi, e accompagnata da pomodori, cetrioli e altri ortaggi freschi.

14. Cipolla di Suasa

Coltivata tra Ancona e Pesaro, la cipolla di Suasa è tipica della tradizione agroalimentare marchigiana, tanto da essere protagonista di una festa annuale. Ha un sapore molto dolce e un colore rosso tendente al rosa, ottima per creare composte o per accompagnare arrosti di carne.

15. Cipolla di Cannara

Se vuoi fare un giro in Umbria, ti consigliamo di scegliere Cannara e di farlo a settembre: ti troverai nel bel mezzo della festa che celebra la cipolla di Cannara, un prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.) riconosciuto dal presidio Slow Food. Coltivata per lo più da aziende a conduzione familiare e venduta in caratteristiche trecce, la cipolla di Cannara è ottima per preparare golose zuppe invernali: ma ti consigliamo di gustarla anche cruda.

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