I passeggeri passavano con le valigie in mano, mentre i controlli di sicurezza seguivano il loro ritmo abituale. Ma all’improvviso, un evento inaspettato catturò l’attenzione di tutti: un grosso pastore tedesco iniziò ad abbaiare incessantemente a una giovane donna incinta. Cosa provava?
Una scena affascinante… e le preoccupazioni
Oslo, questo cane da assistenza abituato ai luoghi affollati, non aveva mai reagito in questo modo prima. E lo so a memoria. Non era paura o aggressività. Era… qualcos’altro. Un istinto su cui non aveva alcun controllo.
Di fronte a lui c’era Léa, la giovane donna incinta, come paralizzata. Sette mesi dopo, ovviamente. Cercò di scappare, con le mani sullo stomaco, ansimando. Intorno a loro, i passeggeri rimasero immobili, affascinati dal paesaggio, incapaci di comprendere ciò che stavano vedendo.
Io e i miei colleghi non aspettammo. La accompagnammo in una stanza più tranquilla. Solo per un controllo. Non sembrava soffrire, ma la sua pelle pallida e l’alito cattivo ci preoccupavano.