Soffritto: metodi di conservazione e di accesso permanente allo stesso

 

Il soffritto è una di quelle preparazioni base che può essere utilizzata in tantissimi piatti diversi. Capita spesso però di non avere a disposizione carote, cipolle o sedano, e per questo motivo dobbiamo rinunciare al loro utilizzo. Come fai ad avere sempre a portata di mano delle porzioni di soffritto, soprattutto per le cene dell’ultimo minuto? Ecco alcuni metodi per conservarlo al meglio e utilizzarlo quando ne hai bisogno.
Soffritto: taglio e verdure

Il soffritto classico è composto da un tris di cipolla, carota e sedano, tagliati a cubetti di 6-8 millimetri, cioè il cosiddetto taglio mirepoix. Naturalmente la dimensione delle verdure dipende anche dalla ricetta stessa. Per quanto riguarda gli ingredienti, solitamente si utilizzano cipolle gialle o bianche – ma anche scalogno se si preferisce un sapore più delicato – un gambo di sedano (attenzione a non esagerare, ha un aroma intenso) e una carota sbucciata e tagliata a cubetti, così come le altre verdure.

Niente vi impedisce di aggiungere, ad esempio, del cipollotto per dare più sapore, di eliminare uno di questi ingredienti o di aggiungere uno spicchio d’aglio, preferibilmente con la buccia. Il taglio deve essere preciso e deve essere effettuato con un coltello affilato, in modo che i cubetti siano il più possibile simili tra loro. In questo modo il soffritto cuocerà in modo uniforme ed eviterete, ad esempio, di bruciare la cipolla.

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