Utensili da cucina atossici: quali sono le scelte più sicure

1. Utensili in plastica nera vs utensili in acciaio

La plastica nera, soprattutto se a basso costo, può contenere ritardanti di fiamma che, a contatto con il calore, possono rilasciare sostanze tossiche nel cibo. Nel tempo questo tipo di utensili possono graffiarsi, deformarsi e trattenere odori. La plastica, infine, impiega molto tempo a decomporsi e contribuisce notevolmente all’inquinamento. Meglio dunque scegliere gli utensili in acciaio: non assorbono odori né batteri, facili da pulire, durano a lungo e resistono a graffi e abrasioni, ma soprattutto non rilasciano sostanze nel cibo, garantendo la massima sicurezza. Benché meno economici degli utensili in plastica, donano un aspetto professionale alla cucina.

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2. Padelle antiaderenti con PFAS vs padelle in acciaio inossidabile

Le padelle antiaderenti sono sicuramente uno strumento molto utile: la principale preoccupazione che le riguarda è il fatto che contengano PFAS. I PFAS sono sostanze chimiche perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche, utilizzate per rendere le padelle antiaderenti: sono sospettate di essere cancerogene e di accumularsi nell’organismo, anche se i limiti di legge sono molto chiari al riguardo. Ma, oltre a questo, con l’uso, il rivestimento antiaderente, inoltre, può graffiarsi e rilasciare particelle nel cibo. Questo tipo di padelle, infine, non sono adatte a temperature molto alte, poiché il rivestimento potrebbe danneggiarsi.

Quali padelle scegliere se non vuoi usare le antiaderenti? La risposta sono le padelle in acciaio inossidabile: durano a lungo e resistono a graffi e abrasioni, non assorbono odori né batteri, facili da pulire e sono adatte a tutte le fonti di calore, comprese l’induzione. Naturalmente, sono anche sicure, perché non rilasciano sostanze nocive nel cibo. Anche le padelle in acciaio hanno ovviamente dei contro: meno maneggevoli delle antiaderenti, richiedono più tempo per raggiungere la temperatura e richiedono qualche attenzione in più nel cucinare quei cibi che possono attaccarsi.

3. Tagliere in plastica vs tagliere in legno
La scelta del tagliere giusto può sembrare banale, ma in realtà può influenzare notevolmente l’igiene della tua cucina e la qualità dei tuoi piatti. I taglieri in plastica sono molto utilizzati nelle nostre cucine, per una serie di motivi pratici: sono più facili da pulire, sono meno soggetti a tagli profondi, sono tendenzialmente più economici rispetto al legno. Ma hanno anche dei contro: i tagli profondi possono creare delle fessure in cui si annidano i batteri. Inoltre, alcuni tipi di plastica, soprattutto se di bassa qualità, possono rilasciare sostanze chimiche a contatto con gli alimenti, soprattutto se esposti a temperature elevate o a detergenti aggressivi.

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